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martedì 18 dicembre 2012

Social Media Marketing: tendenze del 2013

Fabrizio Pivari segnala questa bella infografica di Boot Camp Digital che descrive le Strategie di marketing digitale per il 2013; da conservare per dodici mesi per vedere cosa ha funzionato e cosa no a dicembre del prossimo anno.


Tutto molto interessante, conforta quel 70 per cento di networkers che acquistano online con regolarità. Credo, per esperienza, che questo sia un dato fisiologico: quel restante 30 per cento difficilmente è interessato a fare acquisti online oppure ha delle barriere di accesso al sistema che lo escludono. Pensando al mercato italiano, per esempio, bisogna considerare i costi di consegna spesso sproporzionati rispetto al valore dell'oggetto acquistato o la relativamente scarsa diffusione delle carte di credito. Quindi la domanda è: se vogliamo far crescere la spesa online, dobbiamo lavorare su nuovi ingressi o concentrarci su strategie, facilità d'uso e accessibilità dei siti Internet? Io propendo per la seconda ipotesi. E il successo di alcuni siti di e-Commerce facili da usare (Yoox su tutti) sembra darmi ragione.

mercoledì 12 dicembre 2012

Zeitgeist 2013: dimmi cosa cerchi e...

Il motore di ricerca, lo sappiamo, è diventato negli anni un consulente irrinunciabile.
Sono lontani i tempi di Altavista e dei suoi principali concorrenti, tutti spazzati via da Google che non era più Zen di Wisenut (bellissimo e all'avanguardia, rispetto ai concorrenti proponeva anche le anteprime dei siti) ma sapeva fare marketing e - dimenticando di comunicare agli utenti che i suoi tre miliardi di pagine indicizzate, contro il miliardo della concorrenza, includevano anche le pagine dei blog - assunse il ruolo di indicizzatore più completo. Altri tempi.
Oggi la ricerca è Google (negli Stati Uniti è diventato sinonimo di ricerca) e quelli di Montain View lo sanno, così hanno pubblicato lo Zeitgeist che raccoglie lo spirito di milioni e milioni di ricerche. Quello sotto è il video.

 

Le prime cinque ricerche nel mondo sono state queste:

1) Whitney Houston (la cantante americana morta in circostanze tragiche)
2) Gangnam Style (dal novembre 2012 il video più visto su Youtube)
3) Hurricane Sandy (l'uragano che ha devastato molti paesi degli Stati Uniti)
4) iPad3 (l'atteso nuovo tablet di Apple)
5) Diablo 3 (il videogioco Blizzard per le principali console)

In Italia, invece, le ricerche principali sono state quelle legate a queste parole chiave:

1) Terremoto (legato al sisma che ha colpito l'Emilia la scorsa primavera)
2) Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la ricerca si collega a quella sopra)
3) Lucio Dalla (il cantante bolognese deceduto)
4) Zalando (sito Internet di commercio elettronico destinato prevalentemente alla vendita di calzature)
5) Costa Concordia (nome della nave naufragata all'isola del Giglio a gennaio)

Soltanto sesta "Calcolo Imu", seguita da "Sara Tommasi" e "Pulcino Pio".
Poca informazione, poco utilizzo dei servizi, molta curiosità: questo, piaccia o no, è l'impiego medio dei motori di ricerca degli italiani. C'è molto da lavorare.

Se volete, potete curiosare fra i dati qui:
http://www.google.it/zeitgeist/2012/#the-world

Il video del 2011, invece, potete trovarlo a questo indirizzo:
http://youtu.be/SAIEamakLoY

lunedì 5 novembre 2012

Contenuti di qualità per il Social Marketing

La domanda che i Social Media Manager si sentono rivolgere sempre più spesso è «Come dovrei usare Facebook e Twitter per fare crescere il mio business?»

Fornire una risposta univoca non è ovviamente possibile, però alcune precisazioni possono essere sempre utili. La prima: Facebook e Twitter sono due canali utilizzabili per fare inbound marketing ma questo non significa che siano in grado di auto-alimentarsi. La seconda: il successo del prodotto o servizio offerto non dipende dalla capacità di comunicazione attuata ma dalla qualità del prodotto/servizio; sembra banale ma non lo è. La terza e ultima: usare una strategia di Social Marketing per lo sviluppo del proprio business impone una comunicazione basata su un contenuto di valore; informazioni, articoli, video, casi di studio, esperienze, consigli... Il cliente deve percepire di essere sempre parte di un processo di supporto a sostegno della soluzione del suo problema.
Una volta che avrete definito il contenuto e il target dell'utenza che intendete raggiungere, potrete pianificare il vostro ingresso su Facebook o Twitter.
La produzione di contenuti di qualità funziona da volano per tutto quanto gravita intorno al prodotto/servizio offerto, indipendentemente dal tipo di media utilizzato. Mantenere elevata la qualità dei propri contenuti, inoltre, permette di aggiungere alla propria immagine valori aggiuntivi come quello dell'autorevolezza.

Progettando una buona strategia di comunicazione i risultati, in termini di traffico sul proprio sito, arrivano automaticamente. Se volete avere un quadro chiaro di questa catena vi consiglio di leggere questa infografica realizzata da The Whole Brain Group.


lunedì 8 ottobre 2012

Ne vale la pena?

Parlare di Roi applicato all'area Social Media è una questione delicata. Brittany Botti lo ha fatto (e bene) su Social Media Today.
Impossibile non essere d'accordo con la Botti: unitamente a moltri altri assets, i beni immateriali contribuiscono a far vincere una squadra e farla diventare sempre più competitiva. Anche dal punto di vista dell'immagine.
E, se si possiede una buona strategia, il Roi non è difficile da misurare. Buona lettura.

lunedì 17 settembre 2012

Social Network: istruzioni per l'uso (parte seconda)

"Essere su Facebook" o "Aprire un account Twitter" non é una strategia. È solo un voler seguire gli altri, come le pecore. Fare qualcosa di interessante e intelligente su Facebook, Twitter - o sul web! - quello sì è un'idea e una strategia. Massimo Moruzzi

lunedì 3 settembre 2012

Back to the Future

La prima impressione è quella che conta e questo è valido anche sul Web.

Non è obbligatorio che il vostro interlocutore conosca i principi contenuti in Home Page Usability (Apogeo, 2002), ma certe sue idee potrebbero rendere difficile il vostro lavoro. Come rimediare? Nessuna strana formula, basta poco per rendergli più chiari i concetti di base.

Anche se non proprio recentissima - risale al dicembre del 2010 - proponetegli l'infografica realizzata dallo staff di Kissmetrics riprodotta qui sotto che illustra come costruire una perfetta landing page, cioè quella pagina specifica che il visitatore raggiuge dopo aver cliccato una pubblicità o un link creato appositamente: i dieci punti elencati sono così bene illustrati (e commentati) da risultare validi per qualsiasi pagina di un sito Internet.



Talmente intuitiva da non richiedere nemmeno la traduzione. Buona lettura.

lunedì 9 luglio 2012

8 Keys (+1) To Social Media Success

La penetrazione del ruolo dei Social Network negli ambiti professionali è in costante crescita, tanto che nella fase di scelta dei candidati per un posto di lavoro, le aziende guardano con sempre maggior attenzione ai profili in rete ed alle loro reti sociali, valutando (tra i molti fattori) anche presenza e reputazione online. Per questo motivo è opportuno utilizzare strategicamente i Social Network, pensando ad essi come ad una piattaforma sulla quale costruire il proprio futuro professionale.

Tony Restell di Social-Hire ha realizzato una infografica carina (la trovate qui sotto) nella quale vengono riassunti otto consigli utili per sfruttare al meglio questa risorsa offerta dal Web.

Social Media Essentials For Candidates

A questi otto punti se ne potrebbe aggiungere uno, se non fosse controproducente: Accetta compensi inferiori a un terzo rispetto a quanto sarebbe realistico pagare un esperto per svolgere (quasi) la medesima attività. Esemplificativa, in tal senso, la storia di Valentina Pareschi, un'allieva della professoressa Giovanna Cosenza, che spiega come ha fatto a trovare il lavoro che voleva a meno di un anno dal conseguimento della laurea triennale in Scienze della Comunicazione.
Ai complimenti per lo spirito d'iniziativa e la propensione all'impegno della neolaureata si aggiunge un'osservazione (mossa peraltro anche da parte della stessa professoressa Cosenza): 800 euro sono un compenso minimo valido per una figura dotata soltanto di preparazione teorica, perché parlare di stipendio, per quelle cifre, lo trovo esagerato. Ho già avuto modo di parlarne nel post "If you pay peanuts...".

mercoledì 27 giugno 2012

Twitter in Italia raggiunge solo un utente su otto

Strategie di comunicazione e impresa. La ricerca di canali innovativi che permettano alle aziende di raggiungere i potenziali clienti nel minor tempo possibile e, possibilmente, al minor costo possibile è sempre aperta, ma sovente i "confini" dei nuovi spazi rappresentati dai Social Media non sono affatto noti alle società che avviano un'attività di Social Marketing.

Molto interessante, in questo senso, risulta la ricerca sull'uso di Twitter condotta da Mark Graham della Oxford University, Oxford Internet Institute, e da Monica Stephens della Humboldt State in California. Il loro studio si è concentrato su un periodo compreso tra il 5 e il 13 marzo considerando un totale di 4,5 milioni di tweets geolocalizzandoli, potendo in questo modo vedere i paesi dove effettivamente si twitta di più. Il risultato è rappresentato in questa infografica.



L'Italia risulta ancora indietro sia per numero di tweets che per effettiva penetrazione di Twitter: su una popolazione web stabilmente assestata sui 27/28 milioni di utenti al mese (dati Audiweb maggio 2012), gli utenti attivi di Twitter sono circa 3,5 milioni (il 2,5% del totale degli utenti attivi a livello mondiale). Quindi siamo di fronte a un perimetro rappresentato da circa un utente su otto.

L'analisi completa del lavoro di Graham e Stephens, dalla quale potete evincere la situazione degli altri Paesi in Europa e nel resto del Mondo, potete trovarla sul sito dell'Oxford Internet Institute. Buona lettura.

giovedì 14 giugno 2012

The Power of Like². Come funziona il Social Marketing

Sul valore delle campagne di marketing sui Social Network ognuno dice la propria, spesso inventando di sana pianta il metodo di ricerca per giustificare lavori che di scientifico non hanno nulla.
Per cercare di fare un po' di chiarezza, comScore ha pubblicato una ricerca - The Power of Like². How Social Marketing Works - sugli effetti degli investimenti pubblicitari su Facebook che, è bene ricordare, è anche sua cliente.


Nella ricerca viene posta in evidenza l'influenza esercitata dal bottone "Like" nel comportamento di acquisto degli utenti. L'analisi utilizza i dati combinati di Essentials™ e comScore AdEffx™ e spiega come comprendendo meglio gli elementi essenziali della massimizzazione della ricerca offerta da Facebook (Fan Reach, Engagement, e Amplification) le aziende possono confrontare le proprie prestazioni paragonandole con quelle delle marche concorrenti e pianificare così strategie più efficaci ai fini della misura del Roi. Nel rapporto è presente anche un'interessante dimostrazione sul comportamento d'acquisto tra media attivi e passivi su Facebook. D'altra parte, sul blog di comScore, si legge "Facebook rappresenta un'enorme piattaforma di marketing con caratteristiche uniche tra cui la capacità di combinare gli effetti dei mezzi di pagamento. Ha guadagnato, ma il suo valore reale è ancora tutto da scoprire". Chi ha dimostrato, invece, di aver scoperto come far rendere al meglio un semplice bottone è Mark Zuckerberg, al quale va riconosciuta la capacità di aver costruito il cm² più redditizio del mondo.

Collegandovi al sito di comScore, potete leggere integralmente "Facebook, The Power of Like²". Buona lettura.

mercoledì 13 giugno 2012

Un calcio ai pregiudizi (economici)

Cambia il modo di parlare delle persone sul calcio, ma anche il modo in cui i calciatori si misurano con i propri fan. SoSimple e Iaad hanno realizzato una ricerca sui rapporti delle squadre di calcio di serie A e serie B e i social media. Dopo quella di Giovanni Arata sul comportamento della PA, della Millward Brawn sul comportamento dei manager e di Monia Catellani sull'uso di Twitter per il Business, un'analisi utile a chi vuole studiare non soltanto le strategie di comunicazione legate al mondo del calcio ma anche quelle di vendita.

Prima di dire che si tratta solo di un gioco è meglio che diate un'occhiata alle cifre che muove il merchandising.


E (dati 2011) siamo solo al quarto posto in Europa. Una partita tutta da giocare.

martedì 5 giugno 2012

Me l'ha detto l'uccellino

Ha ragione Gianluca Diegoli quando invita a diffidare dei post che annunciano "Dieci motivi" ma quello di Monia Catellani sulle "10 azioni che rendono Twitter indispensabile per il Business" pubblicato qualche giorno fa sul sito di Ninja Marketing merita un'eccezione, perché sintetizza una serie di comportamenti (logici) spesso trascurati quando si intende utilizzare professionalmente uno strumento per la comunicazione.
Per sapere tutte le offerte che Twitter mette a disposizione basta andare su Twitter For Business (lo dice anche la Catellani concludendo il suo decalogo; non ingannatevi, le ultime righe non fanno parte del decimo punto), dove ogni sezione è ben curata e completata da chiari esempi e casi di studio sui quali ponderare una efficace strategia social. Buona lettura.

mercoledì 23 maggio 2012

Un'amministrazione poco "social"

Oggi pomeriggio Giovanni Arata ha presentato una ricerca sulle forme e i comportamenti della PA sui social media con riferimento all'attività di Comuni, Province e Regioni; commentatore è stato Alessandro Lovari che ha brevemente illustrato il recente lavoro presentato al Forum PA. Entrambe le presentazioni avrebbero meritato una discussione un po' più lunga di quella effettivamente realizzata.

Il lavoro presentato fotografa una situazione di sostanziale arretratezza e prevalentemente caratterizzato da improvvisazione. Strategia poca. Peccato, perché sono convinto che la comunicazione digitale potrebbe migliorare (e molto) il rapporto tra amministrazione e cittadini.
La presentazione di Giovanni la trovate qui, mentre quella di Alessandro è disponibile qui. Buona lettura.

venerdì 18 maggio 2012

BrandZ Top 100 2012: il ritorno di Big Blue

Mentre Apple conferma la sua leadership, Ibm scavalca Google e si colloca al secondo posto del BrandZ Top 100 2012, la classifica annuale dei 100 marchi a maggior valore nel mondo.

Sette società delle prime dieci della classifica appartengono al mondo della tecnologia. Una sola impresa italiana presente, Telecom, che si attesta all'84.esimo posto. Buon segno, vuol dire che c'è ancora spazio per migliorare...

Da notare l'ingresso di China Mobile nella top ten, quello di Ikea nella classifica generale e l'impatto di Facebook sui marchi a maggiore crescita. Queste le anticipazioni del documento che sarà pubblicato martedì prossimo.

Aggiornamento: qui a lato trovate una bella infografica, mentre il rapporto completo lo potete scaricare qui. Buona lettura.

venerdì 4 maggio 2012

Return on Involvement

«Dio è morto, Marx è morto, e io mi sento poco bene». Questo, più o meno, il pensiero di Kevin Roberts, Ad di Saatchi & Saatchi Worldwide, sul futuro del marketing e della strategia. L'articolo di Richard Draycott lo trovate qui. Grazie a Mauro Lupi che lo ha segnalato qualche giorno fa e a Davide Pozzi che, oltre ad avermi ricordato di leggerlo..., ne ha fornito una gustosa traduzione.

lunedì 30 aprile 2012

Gen Z: Digital in Their DNA

Generazione Z, ovvero quelli nati dopo il 1995. Se volete parlare di strategia, dovete fare i conti (anche) con loro.



Il report completo lo scaricate qui. Buona lettura.