martedì 1 gennaio 2013

La voce dell'orto: gennaio

"Gennaio per zappare, febbraio per potare". Il proverbio contadino citato nel libro "A che punto è la notte" di Fruttero e Lucentini offre un chiaro un quadro della situazione: piuttosto che tentare rischiose semine (almeno al nord), meglio concentrarsi su altre attività quali, ad esempio, la pulizia delle seminiere.

Dalle finestre che affacciano sul mio terrazzo si può osservare la catena delle Alpi e, nelle giornate terse, i tramonti rossi di questa stagione sono uno spettacolo imperdibile. Elicrito e origano resistono bene, il rosmarino gli fa compagnia, quando mi avvicino alle viti mi soffermo a pensare alla imminente potatura interrogandomi su quale tipo di intervento effettuare: radicale o leggero? La rinforziamo o privilegiamo lo sviluppo del pergolato? Non si tratta di una scelta banale come potrebbe apparire perché cela una serie di conseguenze: dalla potatura dipende la produzione dei grappoli. Occorre prendere una decisione in tempi rapidi. 

Il consiglio di Bruno Del Medico
Contrassegnate sempre le vostre semine con dei cartellini per ricordare esattamente la data della semina e la varietà.

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