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giovedì 6 dicembre 2012

Top Social Brands 2012: una ricerca Awareness

Coca Cola, Red Bull, ma anche Apple, Dell e ancora Ford, Starbucks e Nike e poi Zappos, Mashable e HubSpot. Conoscete tutte queste aziende?

Sono (in ordine casuale) i primi dieci marchi che usano meglio lo strumento Social secondo il sondaggio condotto da Awareness tra oltre 460 addetti ai lavori nel settore del marketing negli States.

Il rapporto completo "The State of Social Media Marketing - Industry Report 2012: Most Admired Brands" potete scaricarlo direttamente dal sito di Awareness. Buona lettura.

venerdì 1 giugno 2012

If you pay peanuts...

Intime ha pubblicato i risultati di un sondaggio - condotto insieme a Freedata Labs e Web in Fermento che ha curato l'infografica - sui Community Manager italiani. L'articolo completo lo trovate qui.
Quella sotto è l'infografica.



Su tutti, mi colpiscono due dati medi, quelli su età e retribuzioni. Basse, in entrambi i casi. Henry Ford era solito dire che chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l'orologio per risparmiare tempo: a distanza di quasi un secolo, sembra che le imprese italiane non abbiano ancora recepito il messaggio. Sembra continuino a credere nel successo del binomio spesa irrisoria-competitività. Altrove, ad esempio in Francia, non è così.

Community manager : entre 30 000€ et 50 000€

Le community management est un nouveau métier dans le milieu du webmarketing. Le community manager gère la réputation de la marque sur Internet. Il définit la stratégie et met en place la stratégie sociale média de l’entreprise.
La rémunération d’un community manager débutant (moins de trois d’expérience) varie entre 30 000 et 35 000 euros. Pour un confirmé (entre 3 et ans d’expérience), la rémunération peut atteindre jusqu’à 65 000 euros.
Il resto dell'articolo pubblicato su Le Web Marketeur lo potete trovare quiPer capire, invece, lo spazio in cui ci muoviamo in Italia, questo post di Mauro Lupi rende chiara l'idea.
E conferma i risultati del sondaggio.

giovedì 24 maggio 2012

Il comportamento d'acquisto online


Lo staff di Doralab ha pubblicato la ricerca "Informarsi, Confrontare e Scegliere - Ricerca sul comportamento di acquisto online". L'avevano presentata all'IA Summit dell'11 maggio a Milano.


Qui trovate il collegamento per scaricare la presentazione; qui, invece, il paper completo. Buona lettura.

mercoledì 23 maggio 2012

Un'amministrazione poco "social"

Oggi pomeriggio Giovanni Arata ha presentato una ricerca sulle forme e i comportamenti della PA sui social media con riferimento all'attività di Comuni, Province e Regioni; commentatore è stato Alessandro Lovari che ha brevemente illustrato il recente lavoro presentato al Forum PA. Entrambe le presentazioni avrebbero meritato una discussione un po' più lunga di quella effettivamente realizzata.

Il lavoro presentato fotografa una situazione di sostanziale arretratezza e prevalentemente caratterizzato da improvvisazione. Strategia poca. Peccato, perché sono convinto che la comunicazione digitale potrebbe migliorare (e molto) il rapporto tra amministrazione e cittadini.
La presentazione di Giovanni la trovate qui, mentre quella di Alessandro è disponibile qui. Buona lettura.

martedì 22 maggio 2012

Nativi digitali, ma con moderazione

Pensavate che i nativi digitali fossero una popolazione iper-tecnologica e sempre connessa? Sbagliato. Più di un terzo di loro vede nella tecnologia solamente uno strumento utile.

Lo staff di Ketchum ha pubblicato la ricerca “Digital Living Ketchum Index”, condotta su un campione internazionale di oltre 6.000 consumatori in sei Paesi. Nella ricerca vengono identificati quattro tipi di nativi digitali: gli “Entusiasti”, appassionati di tecnologia e disposti a sacrificare la semplificazione per l’empowerment personale sono il gruppo più numeroso del campione (37% della popolazione globale dello studio), seguiti dagli “Infomaniaci” (25%), che ritengono la raccolta di informazioni e la scoperta di nuove esperienze più importante rispetto ad una migliore capacità di relazionarsi con le altre persone. A poca distanza troviamo i “Pragmatici” (22%), che vedono nella tecnologia uno strumento per migliorare le relazioni con gli altri o gestire diversi aspetti della propria esistenza. Ultimi i “Disconnessi” (16%) poco appassionati alla tecnologia alla quale conferiscono un alto valore per la capacità di semplificazione.  Bella l'infografica che riproduco qui accanto.

La ricerca completa la trovate qui. Buona lettura.

martedì 15 maggio 2012

Technologies drive business success?

Per le aziende, i social media sarebbero diventati strumenti ormai imprescindibili utili ai fini della comunicazione, del marketing e delle vendite. Inoltre, velocizzerebbero i processi interni sviluppando le relazioni professionali e aiuterebbero a reperire informazioni di mercato contribuendo a migliorare la produttività. Gli utilizzatori più assidui sarebbero i manager senior, che risultano utilizzare assiduamente i social per obiettivi lavorativi traendone benefici personali, professionali e portando concreti miglioramenti di performance alle proprie aziende.

Tutte queste informazioni sono contenute nel rapporto "How social technologies drive business success" che Google ha affidato alla società di ricerca Millward Brown (quella di BrandZ Top 100) che ha intervistato un campione composto da 2.700 manager di sette Paesi europei: Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Olanda, Spagna e Svezia. Il rapporto lo potete scaricare qui.

Tutto molto interessante ma è difficile credere che possa funzionare in Italia, perché è noto che in diversi ambienti anche il solo impiego della mail aziendale per fini personali è stato usato come pretesto per il licenziamento.
Innovazione tecnologica e norme sul lavoro devono seguire un percorso parallelo, altrimenti stiamo parlando di moda e non di evoluzione.

lunedì 30 aprile 2012

Gen Z: Digital in Their DNA

Generazione Z, ovvero quelli nati dopo il 1995. Se volete parlare di strategia, dovete fare i conti (anche) con loro.



Il report completo lo scaricate qui. Buona lettura.