giovedì 1 novembre 2012

La voce dell'orto: novembre

Novembre è un momento di relativa calma utile a fare alcune riflessioni. Certo, non tutti dispongono di un terrazzo, ma perché non provare a seguire i consigli i di Luca Mercalli (*), che sostiene l'utilità di sostenere un produttore locale a chilometri quasi zero concordando con questi la produzione orticola in anticipo? 

Complice la temperatura fin troppo mite per la stagione in corso, le aromatiche sul terrazzo sono ancora all'aperto; la serra le attende già pronta, arriverà il momento di usarla. I miei vasi, intanto, continuano a stupirmi. Quando mi è stato venduto, l'elicrito è stato descritto come una specie molto robusta e tutto mi sarei aspettato tranne che vederne esplodere la crescita in pieno autunno. Chi dimostra invece un comportamento alquanto bizzarro è l'origano che passa da stati di gradevole vivacità a condizioni pre-comatose; inizio a pensare che si tratti di un problema di terra. Il rosmarino, birbante, è rimasto affezionato alla sua dimensione da puffo, deludendo abbastanza le mie attese che lo sognavano, la prossima primavera, pronto per essere potato: proseguendo di questo passo sarà già un successo vederlo crescere di qualche centimetro. Anche il cappero ha arrestato la crescita, ma in questo caso non c'è stata alcuna sorpresa. Mi consolo con le viti, ormai spoglie, per le quali progetto una nuova e più adeguata sistemazione. 

Il consiglio di Bruno Del Medico
L'orientamento delle file di qualsiasi tipo di ortaggio deve essere Est-Ovest, cioè deve seguire il corso del sole perché in nessun momento della giornata alcune piante possano coprire quelle vicine. Questo principio vale ancor di più per ortaggi a portamento alto o rampicante. 

(* Luca Mercalli, Prepariamoci, Chiare Lettere 2012)

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